10 aprile 1945 – 10 aprile 2009. Sessantaquattro, tanti sono gli anni passati dal momento in cui la nostra città è stata liberata dal nazifascismo, grazie alla Resistenza che segnò il ritorno alla libertà dei cittadini massesi. Resistenza che ha visto le stragi e i massacri della popolazione civile, le lotte partigiane in cui sono state impegnate persone di estrazione e convinzioni diverse, ma che hanno creduto in un unico obiettivo: conquistare la libertà e gettare le basi per arrivare alla costruzione di uno stato democratico. Ed è proprio per celebrare il 64° anniversario della Liberazione di Massa che l’amministrazione comunale intitolerà la Sala del Consiglio Comunale “Sala 10 aprile”. Amministrazione che, in collaborazione con la Provincia di Massa Carrara, Anpi e Fivl ha messo a punto un calendario di manifestazioni che si apriranno mercoledì 8, con la corale dei bambini della scuola d’infanzia “I Poggi” che, presso la sala consiliare di Palazzo Civico, intoneranno l’inno d’Italia, e si concluderanno sabato 25 aprile con la manifestazione provinciale in programma a Licciana Nardi. Altre importanti iniziative, inoltre, sono previste durante il mese di aprile fra cui quella di venerdì 10 che vedrà la Seduta Solenne del Consiglio Comunale: una cerimonia che, oltre all’intitolazione della sala consiliare e agli interventi di rito del sindaco Roberto Pucci e del presidente del consiglio comunale, Marco Andreani, vedrà la performance teatrale dal titolo “Il nome della libertà”, l’esibizione della Corale Guglielmi e la deposizione di corone di fiori ai monumenti della Resistenza in Largo Matteotti, piazza Aranci e alla targa che ricorda la morte del partigiano Naldo Pegollo. Al termine della seduta del consiglio ci sarà, nell’atrio del palazzo comunale, l’apposizione della targa con la motivazione del conferimento al Comune di Massa della Medaglia d’Oro al merito civile: “Città strategicamente importante, situata sulla Linea Gotica fu oggetto di atroci rappresaglie e rastrellamenti e di devastanti bombardamenti che causarono la morte di centinaia di concittadini e la quasi totale distruzione dell’abitato. La popolazione, costretta all’evacuazione, dovette trovare rifugio sulle montagne e suoi paesi vicini, tra stenti e dure sofferenze. Partecipava generosamente alla guerra partigiana e con dignità e coraggio affrontava, col ritorno della pace, la difficile opera di ricostruzione morale e materiale”.
“Il 10 aprile – commenta la delegata alla Memoria, Elena Cordoni, l’assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione, Carmen Menchini e il presidente del consiglio comunale, Marco Andreani – è una data che deve essere ricordata per tenere vivo, nella memoria di ognuno di noi, un momento che ha decretato la fine degli orrori della guerra e ha rappresentato un momento di festa di alto valore: un simbolo dell’unità e della libertà riconquistate dalla cittadinanza massese che deve far riflettere sul passato, sul presente ma, anche e soprattutto, sul futuro”.