Riorganizzazione in vista per la sanità locale

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Riorganizzazione in vista per la sanità locale. Se ne è parlato durante un incontro svoltosi a Palazzo Civico tra il sindaco Roberto Pucci, l'assessore alla Sanità, Franca Leonardi, la direttrice del Dipartimento Politiche Sociali dell'Asl 1, Raffaella Barbieri e i rappresentanti sindacali dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil. Al centro della riunione la promozione degli interventi di salute a favore degli anziani, fissata anche dal protocollo d'intesa siglato recentemente dalla Regione Toscana e le organizzazioni sindacali con il quale, tra le altre cose, si chiede lo sviluppo dell'offerta dei servizi, la certezza della risposta assistenziale, il protocollo ospedale-territorio, nonché la garanzia del fondo per la non autosufficienza. Insomma, un progetto articolato grazie al quale si prevede l'universalità di accesso alle prestazioni, l'integrazione delle politiche sanitarie e sociali, il sostegno alla domiciliarità, il coinvolgimento delle comunità locali nell'attuazione e valutazione degli interventi. Obiettivi condivisi dal sindaco Pucci che ha definito l'incontro importante e positivo, garantendo impegno affinché l'attenzione verso queste problematiche venga mantenuta alta, così come ha ribadito la volontà, pur con tutte le difficoltà e i tagli dettati dalla Finanziaria, di mantenere a bilancio il fondo per il sociale. "Come amministrazione - ha detto il sindaco - vogliamo e dobbiamo chiudere la partita della Fondazione Pelù e rendere pienamente funzionante l'intera struttura. Abbiamo un progetto, inoltre, per aumentare la capienza della casa di riposo Ascoli di venti posti letto, passando dagli attuali 44 a 64. Ciò che occorre nell'immediato è anche uno studio e un'analisi sui bisogni della popolazione anziana che ci consenta di dare risposte adeguate alle varie esigenze. Dico sì alla Società della Salute e, se sono d'accordo i sindaci di Carrara e Montignoso, potremo procedere velocemente alla sua costituzione. La realizzazione dell'ospedale per acuti, ovviamente, cambierà completamente il modo di operare e richiederà la riorganizzazione del sistema sanitario-territoriale della nostra realtà, comprensivo sia dei servizi sanitari e sociali, sia della realizzazione di quello che viene definito il "mega-distretto" la cui localizzazione è al vaglio dell'amministrazione e, entro il mese di ottobre, ma forse anche prima, spero di poterla comunicare ufficialmente". La questione dell'ospedale unico è stata ripresa dall'assessore Franca Leonardi per la cui realizzazione si sta battendo da tempo. "La nostra sanità pubblica - ha spiegato - potrà essere competitiva solo se si andrà alla costruzione dell'ospedale per acuti: non è più possibile organizzare la sanità con gli ospedali che abbiamo, che sono datati, che hanno fatto il loro tempo e che non sono più idonei al compito che devono svolgere. Riorganizzare la sanità, dunque, per dare risposte al territorio. Questo significa anche potenziare le Rsa (residenze sanitarie assistite) pubbliche, i cui posti letto devono essere il più possibile vicino alla residenza delle famiglie. Va da sé che, laddove è possibile, è preferibile tenere l'anziano a casa e delegare alla sua assistenza i familiari che potranno avvalersi, quando le condizioni lo richiedono, di un servizio fondamentale: l'assistenza domiciliare integrata".

Autore: S.T.

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